Il Ghiaccio Piccolo
Il “Ghiaccio Piccolo” è una serie di impressioni fotografiche che invitano ad osservare quello che ci circonda con occhi diversi lasciandosi guidare da una sorta di attenzione casuale, quasi disattenta.
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Dettagli colti con la coda dell'occhio possono aprire porte su mondi fantastici, scatenare emozioni o paure, o semplicemente suscitare una riflessione sulla bellezza delle cose piccole, quelle che spesso passano inosservate.
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Il ghiaccio, ai più, evoca panorami polari o alpini che incutono timore o invitano alla sfida. Il ghiaccio raccontato in questa serie è piccolo ma non per questo meno affascinante. Disegna volti, intarsia oggetti, abbozza animali fantastici e mostri degni di un bestiario medievale, ma soprattutto racconta storie a chi ha occhi per vederle e orecchie per ascoltarle
Fine abstract art, a photo by Enricomaria Mathis
Fine abstract art, a photo by Enricomaria Mathis
Fine abstract art, a photo by Enricomaria Mathis
Fine abstract art, a photo by Enricomaria Mathis
Dalla fotografia naturalistica all’astrazione artistica
Il fascino è che non c'è un'unica storia, ma ogni immagine è filtrata dalla sensibilità del singolo, dai suoi riferimenti culturali e dall’umore del momento. Per chiudere idealmente il cerchio, si può dire che il “Ghiaccio Piccolo” può suggerire qualcosa su chi siamo nell’istante in cui lo osserviamo, e in qualche modo ci riflette.
Dalla fotografia naturalistica all’astrazione artistica
Melania Barberis
Quando si immagina il ghiaccio, elemento naturale estremo, si immagina un colore monocromo, un ‘anticolore’ che in automatico richiama una sensazione di gelo e disagio.
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L’artista fotografo Enricomaria Mathis fa un passo oltre e riesce con i suoi scatti a catturare particolari meravigliosi ed eccezionali anche in ambienti desolati: attimi di natura che spesso sfuggono all’occhio umano sopraffatto dalla frenesia del nostro tempo. Inoltre, il ghiaccio per sua stessa natura è impermanente: si scioglie, si trasforma e sparisce. Riuscire a cogliere le sue raffigurazioni effimere e reali costituisce una lirica peculiare.
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L’attenzione del fotografo al particolare della creazione naturale fissa l’eternità di un istante fatto di immagini, luci e colori. In un secondo momento, la rappresentazione viene studiata e approfondita per poter essere stampata su carta.
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L’azione visiva creata come in un quadro, da linee intrecciate, colori, e soprattutto luce, restituisce al pubblico le vibrazioni della natura. Ogni frammento visivo invita a soffermarsi alla ricerca dell’“Oltre”, come Alice nel suo mondo magico. Perché, come ci mostra l’artista Mathis, ogni particolare può suggerire l’eterno e offrire piccole illuminazioni sulla tessitura del mondo e può portare a sensazioni nuove oppure semplicemente sopite.
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Vedere l’insieme di queste immagini porta l’osservatore a cogliere movimenti di linee, forme e colori che mostrano la verità naturale creata dall’acqua offrendo un gioco di chiaroscuri che richiama l’arte astratta.
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Ci si perde nelle fotografie, rapiti dalle linee e dai giochi di luci e colori, che permettono agli occhi dello spettatore di inoltrarsi nell’immagine, di andare oltre la patina della carta, ed entrare in un universo eccezionale e profondo, in cui l’osservatore diventa protagonista nella propria interpretazione dell’opera.